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IL DONO DI DOMENICO BERARDI ALLA CITTÀ DI RUSSI

Dettagli evento

sabato 13 settembre

ore 10.30 | C.C.P. | via Cavour 21
Mostre

Per volontà espressa dal russiano Domenico Berardi, scomparso nel settembre 2024, si celebra l’inaugurazione della raccolta di ceramiche faentine dal 1920 al 1970, che è stata donata al Comune di Russi per entrare a far parte delle collezioni permanenti.

Durante la Fira di Sett Dulur, le ceramiche potranno essere ammirate nelle seguenti giornate:

13-22 settembre

Centro Culturale Polivalente | via Cavour 21

IL DONO DI DOMENICO BERARDI ALLA CITTÀ DI RUSSI

collezione di ceramiche

inaugurazione sabato 13 settembre ore 10.30

17-19 settembre: 20.00 – 23.00

20-22 settembre: 10.00 – 12.00 e 15.30 – 23.00

Cenni biografici sul donatore

Figura conosciutissima anche a Ravenna, nell’immediato dopoguerra, il russiano Domenico Berardi è stato il direttore dell’Archivio storico del Comune e durante una “vacanza” della direzione della Biblioteca Classense ne assunse per qualche tempo la reggenza. Dopo aver frequentato il liceo classico si laureò a Firenze in scienze politiche con Luigi Lotti e in quegli anni trascorsi nella città del giglio entrò in contatto con Giovanni Spadolini che lo ebbe sempre in grande stima. Repubblicano ’doc’, giocò una parte importante nella vita politica ravennate come consigliere del sindaco Bruno Benelli.

Berardi si distinse anche nel campo del giornalismo. Fu direttore della ’Voce repubblicana’, collaboratore del Carlino nella redazione di Forlì e Ravenna e del ’Messaggero’ sotto la direzione di Andrea Emiliani.

Nel 1993 fu insignito del ’Premio Guidarello’ per il giornalismo d’autore. Romagnolo a tutto tondo, quando conversava con gli amici usava sempre il dialetto. E questo suo affetto per il nostro vernacolo è dimostrato dal fatto che negli anni Settanta fu uno dei capi redattori della rivista ’La Piè’. Ma quando vestiva i panni del saggista, dalla sua penna fluiva una prosa inconfondibile con la quale trattava gli argomenti con quel suo stile inconfondibile condito da una sottile e discreta ironia che era una delle sue caratteristiche. Berardi ha anche fatto parte della direzione dell’Istituto dei Beni culturali e il suo nome figura nel comitato scientifico della monumentale ’Storia di Ravenna’ pubblicata da Marsilio negli anni Novanta. Fu anche nel Collegio dei “Probiviri” della Società di studi romagnoli.

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